Scrivendo per hobby e per passione, mi sono sempre chiesto
non solo quali regole o stili di scrittura utilizzare, ma soprattutto da dove
iniziare per raccontare una storia, un’esperienza, un viaggio….
Non avendo mai trovato delle risposte esaurienti, o non
avendo avuto tempo e voglia per cercarle, ho fatto l’unica cosa che potevo
permettermi di fare : scrivere, semplicemente….buttando giù ciò che dovevo
tirare fuori, lasciandomi guidare dall’istinto più che dalla logica!! E non
avendo ricevuto lamentele o denunce, ho continuato, perché di auto censurarmi
non ne ho e non ne avevo nessuna voglia.
Questo Post non fà distinzione; verrà scritto come sono
stati scritti gli altri, dall’inizio alla fine, e cioè male, e senza seguire
dei criteri precisi…per pigrizia, per consapevole ignoranza, o più
semplicemente perché risulta così tutto molto più semplice.
Appena tornato….Roma e Siviglia le mete….difficili da
descrivere, ardue da raccontare, dure da dimenticare…ma siamo qui, e ci
proviamo….
E’ una vacanza, questa, che parte da lontano, e precisamente
dal 2012, quando il sottoscritto comunicò ai suoi amici che voleva andare in
Spagna!! Non Madrid, né Barcellona, né Palma di Maiorca piuttoso che Ibizia, e
altre rinomate o sputtanatissime mete già viste da altri, e i cui resoconti
ascoltati centinaia e centinaia di volte; Andalusia, era la meta
decisa….Siviglia la città scelta, con eventuali e possibili puntatine verso
Cordoba e Granada.
Viaggio, ahimè, andato a monte lo scorso anno per motivi che
qui non elencherò…ma solo rimandato, per tesardaggine, o semplice voglia di
evasione.
Roma è stato l’antipasto, o il dessert di fine cena –
dipende dai punti di vista - , già visitata altre volte, ma un po’ trascurata
negli ultimi anni ( 9, per la precisione)…abbiamo unito le due cose, e i
classici due piccioni con una fava sono stati catturati!
Il Big e il Placido a farmi da guardie del corpo, da
supporto, a dirmi “ Kapo siamo con te!!!”, sopportando il mio brutto carattere
e il mio non esserci più con la testa, cosa che ci ha accomunato e ci accomuna
da sempre!!!
Come si descrive un viaggio???...come ho anticipato prima,
non l’ho mai saputo, o non ho mai voluto saperlo…e quindi scrivo, per farvi
dispetto, per darvi fastidio, e perché in questi 20 minuti non ho niente di
meglio da fare!
Una persona normale – e chi vi scrive non appartiene a
questa categoria – vi elencherebbe i luoghi visitati, dal Colosseo al Pantheon,
da Piazza del Popolo all’Alcazar, dalla Cattedrale alla Giralda, senza
dimenticare Plaza de Toros, Plaza de Espana, e chi più ne ha più ne metta. Ma
la fredda cronaca non mi è mai andata a genio…
Allora ho deciso di farmi trasportare dalle sensazioni
provate…dal senso di impotenza di fronte alla genialità dell’essere umano, che
qualche volta riesce a costruire qualcosa di straordinario, evitando poi nel
tempo di distruggerlo, quando la genialità di cui sopra è stata tutta di altri;
dalla mia sempre presente paura dell’aereo, che sarà il mezzo più comodo per
viaggiare, ma non sarà mai il mio mezzo preferito per farlo( opinione
personalissima e magari poco condivisibile); dall’avere occhi e sguardo diverso
quando hai di fronte cose che non conosci, e che l’avidità, quella sana, quella
positiva, nel caso ne esista una versione sana e positiva, ti porta a scattare
più di 1300 fotografie, perché hai paura che ciò che vedi scappi da qualche
parte, e lo perdi per sempre…cosa che, a mente fredda, ti rendi conto non possa
accadere, perché è tutto impresso nella testa e nel cuore, e da lì nessuno
potrà mandarle via.
Sensazioni, situazioni, attimi, che ti portano ad incrociare
lo sguardo di un tuo amico, che vive un momento personale particolare, mai
stato all’estero, mai stato fuori dall’Italia, e ti fai trascinare dal suo
senso di stupore, dalla sua curiosità, dal suo voler conoscere dettagli e
particolari di ogni cosa che vede, che mangia, che beve, e di ogni emozione che
prova, visto che forse, quelle emozioni, difficilmente torneranno a breve.
E ti rendi conto che il suo momento – o per meglio dire i
loro momenti, vsto che eravamo in 3 – sono anche i tuoi, e non puoi non
condividerli, non puoi non farne parte o sentirti coinvolto, perché in fondo
sei lì anche per quello, o soprattutto per quello!!!
Stacchi, ti allontani, ti abbandoni al posto in cui ti
trovi, perché ne hai bisogno, perché saresti un coglione a non farlo, perché
tutto ciò che va visto è lì sotto i tuoi occhi, e non puoi girarti dall’altra
parte, perché tutto ciò che va provato, è dall’altra parte della stanchezza,
dei problemi, della paura, e in questi casi puoi e devi guardare oltre, perché
ne vale la pena, altrimenti è tutto inutile, è tutto vano…
Rubi quello che riesci a rubare….provi ciò che ti senti di
provare….senti quello che hai la forza di sentire…ma comunque sei lì, e non
puoi lasciarti sfuggire l’occasione, perché, almeno per ora, non ce ne sarà
un’altra, o un’altra simile!!
Due cose non ho mai fatto nella mia vita prima di iniziare
una vacanza, corta o lunga che sia : non mi sono mai illuso che potesse durare
in eterno, pensando che prima o poi non dovessi tornare alla realtà, alla
quotidianità, alle responsabilità che la vita ti mette davanti; non ho mai
smesso di pensare che torni un po’ diverso da come sei partito…non migliore, né
peggiore, ma diverso, con angoli smussati o resi più spigolosi, a seconda dei
casi…con idee più chiare o più confuse…parti e sai chi sei, torni e sai ancora
chi sei…ma nel mezzo qualcosa si altera, si modifica, ed è inevitabile che sia
così, e mi preoccuperei se così non fosse!!
Ecco perché poi decido di scrivere….non solo per dispetto,
per procurare fastidio, ma perchè ho bisogno di imprigionare tutto ciò che è
stato, chiudendolo in un posto la cui chiave di accesso è a uso e consumo del
sottoscritto, e solo del sottoscritto!!! Consapevole che non tutto va chiuso, e
qualcosa va lasciata in libertà; e consapevole che non tutto può essere
lasciato in libertà, ma qualcosa va custodita gelosamente, fino a quando decidi
di condividerla…se deciderai di condividerla!!!
E dopo aver messo tutto nero su bianco, ti rendi conto,
inevitabilmente, di dover dare ragione a te stesso, una volta tanto : non so come si descrive un viaggio,
un’esperienza, un luogo, un fatto…. Ma so come ci si sente, dopo essere stato
lì!!
Appena tornato….Roma e Siviglia le mete….difficili da
descrivere, ardue da raccontare, dure da dimenticare…ma siamo qui, e ci
proviamo….ci abbiamo provato, miseramente fallendo, come spesso succede, ma va
bene così…
Scrivo male, racconto peggio e commetto errori, uno dietro
l’altro….e forse è per questo che non mi hanno fatto entrare a San Pietro….
SONO STATO AFFAMATO…
SONO STATO FOLLE…..
UN KAPOSTIPITE LASCIATO PER STRADA….
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