Il kapostipite,il 4 di spade e l'8 di coppe....

.....se sono normali non li vogliamo!!!!!

sabato 24 marzo 2012

VOI....IL POPOLO.....

Discorso finale tratto dal film

IL GRANDE DITTATORE

Di Charlie Chaplin

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto: "Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo". Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!

………………

Grazie Charlie….

domenica 4 marzo 2012

PERCHE' CHI INIZIA A RACCONTARE.....NON SMETTE MAI DI RACCONTARE....

…..ed eri anche bravo,a raccontare,mi permetto di aggiungere!!!ma,si sa,io sono piuttosto di parte e poco attendibile,come fonte,e come persona,per cui dovrei solo tacere!!!ma sai anche che quando mi viene chiesto di star zitto,io in automatico inizio a parlare,o come in questo caso a scirvere,cosa che negli ultimi tempi mi riesce meglio che parlare,ed è tutto dire….per cui eccoci qua…..

Raccontavi delle storie…..in italiano,nel tuo dialetto,nel nostro dialetto,che tanto amavi,che tanto hai cercato di valorizzare,e che spesso ci permette di esprimere concetti,situazioni o avvenimenti che in italiano perderebbero di valore,di forza letteraria,o di ironìa,spesso fondamentale per chi, come il sottoscritto,ha questa passione!!!!

Raccontavi delle storie….storie vere,storie inventate,storie di gente realmente vissuta,altre di persone che hanno fatto parte della tua vita,e a cui eri legato,e che ti piaceva caricaturare sulle quelle pagine,in modo da imprigionare ciò che tu provavi,per paura – per ragionevole paura – che i sentimenti espressi a parole se li potesse portare via il vento;parenti,amici,personaggi storici della nostra città,nessuno veniva risparmiato,a cominciare da chi condivideva con te la quotidianità della tua casa,che con tanti sacrifici avevi messo su!!!

Raccontavi delle storie….perchè la consideravi una gran cosa,perché la curiosità che avevi nel dna ti aveva fatto appassionare a questa arte,che ti aveva fatto diventare un narratore prima,e uno scrittore-poeta poi….e i versi venivano fuori naturalmente,come se respirassi,come se camminassi, come se la tua mano fosse attaccata direttamente al tuo cervello,e non facevi fatica a buttar giù tutto ciò che c’era da descrivere,da narrare,senza aspettare nessun tipo di ispirazione,perché quella ti veniva fuori schioccando le dita,e non se ne andava più!!!

Raccontavi delle storie…..per la nostra cittadina,che tanto amavi,che tanto volevi liberare dai classici luoghi comuni che si accompagnano al meridione,o ai meridionali,per far capire a chi leggeva chi eravamo,chi siamo,e da dove veniamo,e magari perché eravamo così,in modo da liberare questa parte di Puglia da una serie di preconcetti che non meritava,di situazioni e modi di essere che non aveva chiesto,ma con cui si trovava a dover convivere!!!

Raccontavi delle storie per non essere come quelli – per non essere come me – che scrivono per imprigionare i loro dèmoni, che trovano più semplice rotolarsi tra le pagine di un libro,o di un blog,perché in quella mezz’ora non devono affrontare nessun tipo di realtà,che prima o poi,però,ti presenta il conto!!!

Raccontavi delle storie perché non volevi essere pubblicato,perché non volevi essere conosciuto( e in questo,mi spiace,ma hai fallito),perché dovevi tu e solo tu decidere a chi far arrivare i tuoi scritti, perché ti sentivi più a tuo agio,umile come sei sempre stato,per niente presuntuoso come il tuo essere ti suggeriva,cercando di trasformare un dono in un semplice passatempo,in un hobby da coltivare nei ritagli di tempo,quando la vita non ti distoglieva con i problemi di tutti i giorni!!!

Raccontavi delle storie,e un giorno avresti smesso,per scelta tua o del destino,ma comuque avresti smesso….e lo hai fatto a modo tuo,24 mesi fa!!!

….e in questi 24 mesi,mi sono reso conto di non averti mai descritto come scrittore…..ed è per questo che ti lascio con una frase tratta da un film,che di sicuro non ti sarebbe piaciuto…..

A FURIA DI RACCONTARE DELLE STORIE

UN UOMO DIVENTA QUELLE STORIE!!

ESSE CONTINUANO A VIVERE

DOPO DI LUI…

E IN QUESTO MODO EGLI

DIVENTA IMMORTALE!!!

Tu,per me,sei sempre stato così……

Ora vado….ho delle storie da raccontare,ho delle storie da raccontarmi….perchè chi comincia a raccontare delle storie,in fondo in fondo,non smette mai!!!!

TOCCA A TE ESSERE AFFAMATO….

TOCCA A TE ESSERE FOLLE….

IO CI PROVO,DA 24 MESI…..

CI RISENTIAMO TRA UN ANNO…..