… alla mia famiglia, e a tutto ciò che mi ha insegnato…
… ai miei amici, per le risate, gli abbracci al momento
giusto o nel momento sbagliato, poco importa, il disordine, l’esserci sempre e
comunque…
… a Hemingway, Bukowski, Fitzgerald, Steinbeck, Harris, De
Carlo, Miller, Conrad, Kafka, Wilde, Hugo, e a tutti gli scrittori, che giorno
dopo giorno, e da tanti anni, mi regalano qualcosa…
… ai fumetti, vera e propria fonte di cultura…
… agli aforismi…
… al bene e al male, al male e al bene, e a tutte le forme
che possono assumere; il male, in particolare, perché così mi aiuta a ricordare
che c’è anche l’altro lato della medaglia, tifando sempre per il bene…
… al rock and roll, alle note e ai gruppi che lo compongono,
e a tutta quella musica che mi fa’ viaggiare, restando seduto, e con gli occhi
chiusi…
… ai concerti, soprattutto a quelli che non ti “ spellano “
vivo, e ne son rimasti pochi…
… ai viaggi, per conoscere, per relax, per divertirsi, poco
importa…
… a San Severo, la mia seconda mamma ( e non diteglielo alla
prima, quella vera, anche se lo sa già)…
… alla Puglia, la mia Terra, la mia terza mamma!! Ho 3
mamme, sono fortunato…
… al Sud, e all’Italia, perché sono meridionale – e
meridionalista – e italiano…
… al Rinascimento, al Risorgimento, alla Resistenza, a Dante
Alighieri, a Galileo, a Giotto, a Michelangelo, a Leonardo…. non continuo, la
lista sarebbe troppo lunga…
… alla birra, al rhum, allo spritz, al buon vino, ai
cikketti e a tutto ciò che ti permette di fare un brindisi, in compagnia è
meglio, alla faccia di chi ti vuol male addirittura sublime…
… al mare, alle scampagnate, alle arrostite di carne, alle
mega mangiate di pesce, alla pennica sotto l’ombrellone, alla giocata a carte
al lido, alla passeggiata sulla spiaggia, al bagno quando il sole se n’è
andato…
… alla paposcia sul Gargano; al Gargano, che ci ha visti
crescere…
… alla pizza, al cibo e alla cucina, e a chi non rinuncia ad
assaggiar tutto; o più o meno tutto (mettetemi davanti un piatto di fave, e
vedete dove ve lo BIP)…
… alle parolacce, quelle che ti fanno sentir meglio, anche
se non bastano a farti sentir bene…
… alla sigaretta dopo il caffè…
… al rutillone!!! ( ai non sanseveresi farò dopo la
traduzione, se vogliono)…
… alle mani sulla spalle, quelle silenziose, ma che ti
dicono “ ok amico mio, io ci sono!!”…
… alle voci delle persone care al telefono…
… all’umiltà… alla semplicità… alla curiosità… e a chi mi
arricchisce, non appena apre bocca, o anche se non la apre…
… a chi non si adegua, pensa da sé, sempre, e prosegue per
la sua strada…
… a chi non si arrende, a chi s’è già arreso, ma almeno ci
ha provato…
… all’opportunismo, alla falsità, all’ipocrisia, alla
mediocrità, all’ignoranza, al bigottismo, al fanatismo, all’ostentazione, alla
presunzione….perchè mi fanno ricordare ciò che non voglio essere…
… a chi non smette mai di provare, a chi non smette mai di
cercare, anche se ha già trovato qualcosa, ma continua…
… al cinema e al teatro, da appassionato nel primo caso, da
ignorante nel secondo…
… al sorriso di mia madre quando la prendo in giro; ai
consigli e alla forza di mia sorella; alle storie di CHI non c’è più, e che
porto con me, ovunque…
… alle amicizie, nuove e vecchie, poco conta, se c’è lealtà…
… all’essere, quando prende il sopravvento sull’apparire, ed
è una rarità…
… all’essere umano, che è una meravigliosa opportunità…
… all’avere, se conquistato con merito e fatica…
… ai frà, mbà, combà, fratè, u frè, sosò…
… al “ Ciaciù, kitemmù, rikkiò, bastà, figghje d zò”…e a
tutte quelle espressioni dialettali che ci aiutano a vivere meglio…
… al dialetto, che non vada mai perso…
… al lavoro, che è un diritto, e alla dignità ad esso
connesso, e mi fermo qua…
… ai confronti che ti regalano qualcosa, al saper ascoltare,
alle opinioni diverse, alla chiacchiera utile, e anche a quella inutile, ma
senza invidia…
… al voler imparare nuove cose…
… alle donne, sia quando ci fanno innamorare, sia quando ci
deludono; sia quando ci fanno ridere, sia quando ci fanno inkazzare; alle
donne…
… al coraggio, e alla forza interiore, e a chi si mette in
gioco, e a chi si rimette in gioco…
… alla fatica quotidiana…
… al mettere un piede dietro l’altro…
… agli animali…
… al sorriso di un bimbo…e ad una madre che allatta… e ad un
papà che gioca…
… alle tradizioni, nelle quali identificarsi per andare avanti;
all’innovazione, alle idee, alla tecnologia, se ti aiuta, e non annulla i rapporti interpersonali…
… alla natura, soprattutto qunado la si rispetta, poco
ahimè…
… allo sport, inteso come momento in cui ci si mette alla
prova, per conoscere e cercare di superare i propri limiti; a quando viene usato
come recupero, alternativa, speranza e opportunità, cose che, alcuni, hanno
ormai perso…
… all’urlo di Tardelli ai mondiali del 1982; al rigore di
Grosso a quelli del 2006; al dito alzato di Mennea dopo la vittoria delle
olimpiadi ( ciao Pietro); alla faccia piena di sofferenza degli Abbagnale; alle
braccia al cielo della Simeoni; a Carlton Myers che nasconde il pallone di
basket dentro la maglia dopo aver vinto gli europei con la nazionale; alla
perfezione di Yuri Chechi… ecc ecc ecc…
… alle possibilità, prime, seconde, terze… alle opportunità…
a chi ce la fa’ da solo, a chi ce l’ha fatta, e a chi non ce la fa’…
… a chi fa’ delle scelte, e se ne prende la responsabilità…
… alle sagre e alle feste di quartiere…
… a chi riesce a ridere in 100 modi diversi, beato lui, o
lei…
… a chi mi fa’ ridere, o mi ha fatto ridere, o mi ha
regalato un sorriso, va ad ogni modo il mio grazie…
… a chi mi ha invitato a mangiare a casa sua, perché ha
diviso il suo pane con me…
… ai baci, ai preliminari, al sesso, al corteggiamento, alla
chimica, alle reazioni, alle scintille…
… all’amore, e alle sue mille sfaccettature; all’odio, e qui
siamo, spesso, a duemila…
… a chi crede, non si sa a cosa, ma comunque crede ( e non
sto parlando di religione)…
… a chi ha inventato il climatizzatore!!! Dategli il nobel,
non so per cosa, ma dategli un kazzo di premio nobel…
… a chi non abbassa mai la guardia; a chi la abbassa al
momento giusto, perché in quel caso non c’è nulla di male…
… all’ironìa, all’autoironìa, al sarcasmo…
… a chi non vuole retare fermo…
… al sentirsi stanchi per una ragione…
… a chi non si lamenta mai…
… a chi ti fa’ sentire importante…
… agli sguardi…
… ai “Ciao zio Felix”… oppure ai “Ciao kapo”…
… alla pisciata in compagnia, e ad una bella cagata al
mattino presto…
… alla stitichezza mentale…
… a chi guarda oltre…
… alla scrittura; a chi sa scrivere, e a me che ci provo,
con risultati piuttosto… ditelo Voi…
A tutto questo, e a molto altro, io brindo, in questa calda
domenica di giugno….
A modo mio, ma brindo…
SIATE AFFAMATI… SIATE FOLLI…
UN KAPOSTIPITE, ORMAI, UBRIACO…