“Chiedo scusa se le faccio tutte queste domande, ma è la
prima volta che prendo il treno….sono appena uscito di prigione e sto tornando
a casa!!!”
Si giustificò così, il ragazzo che ho conosciuto in stazione
qualche settimana fa, mentre entrambi tornavamo nella nostra provincia – quella
di Foggia – partendo dal capoluogo….
Si giustificò così, dopo avermi chiesto se quello su cui
eravamo fosse il binario giusto, se quello che stava partendo fosse il treno
giusto, se lui avesse azzeccato il biglietto, o avesse dato informazioni
sbagliate allo sportello ferroviario, o di contro fossero stati quelli dello
sportello a commettere qualche errore.
Io lo tranquillizzai, dopo aver confrontato il numero del
treno da prendere con quello scritto sui nostri biglietti….
Ci mettemmo a fumare, a chiacchierare del più e del meno,
tra un annuncio all’altoparlante di treni sconosciuti, che sarebbero andati in
posti più o meno conosciuti, mentre la polizia ferroviaria si avvicinava per
controllare i documenti sia a lui che a me!!!
Capitammo nello stesso scompartimento, a cui lui passò
davanti perché non aveva ancora capito che uno di quei numeri indicati sul
biglietto, si riferiva al posto che aveva prenotato acquistando il biglietto
stesso.
Era giovane….è giovane….e di sicuro non lo rivedrò più….e
non mi disse per cosa finì dietro le sbarre, non scese nei dettagli….
“ Ho pagato ciò che dovevo, perché ho sbagliato, ma adesso
viene la parte più dura!!! In carcere sai dove ti trovi e perché sei lì, fuori
è un’altra storia!!!
Ci sono tutta una serie di situazioni che vanno gestite, la
paura di non farcela, che si scontra con la voglia di ripartire; ed io sto
cercando di ripartire, anche se nessuno mi ha indicato da che punto!!!”
Non si nascose dietro le solite frasi trite e ritrite…”E’ la
società la vera colpevole…i miei genitori non mi capiscono….è colpa
dell’avvocato….”…. non gli ho mai sentito cercare alibi del genere, in quasi 2
ore di viaggio….
“Vorrei gustarmi ciò che mi sono perso, e magari prendere il
diploma, perché a scuola francamente non avevo nessuna voglia di andare!!!”
Ogni tanto parlava il dialetto foggiano, e io quello
sanseverese, in mezzo a 4 romagnoli (credo) che ovviamente non stavano capendo
una mazza di quello di cui discutevamo!! O forse capivano, ma facevano finta di
niente, per discrezione, o per noia….
Aveva lo sguardo triste e curioso allo stesso tempo….lo
sguardo di chi ha il desiderio, da tempo e per tanto tempo, di dormire con la
luce accesa, senza vedere una minaccia per ogni ombra, o per ogni minimo rumore….
“E’ normale che la polizia ferroviaria mi abbia controllato
i documenti…”
“Credimi, succede spesso anche a me….è la mia faccia brutta
che li attira!!!”, gli risposi….
Lui rise….
Eravamo arrivati in quel di Foggia….
“Il mio viaggio finisce qua….”
“No, forse sta solo per iniziare da qua!!! Buon cammino”
“Grazie per la chiacchiera….”
“Grazie a te….”, perché mi hai arricchito, gli avrei voluto
dire, ma non mi sembrava il caso!! Quindi lo ringraziai e proseguii per la mia
strada….incrociando le dita per lui, e per me….
Scesi nella mia città….sapendo che anche nel posto in cui
vivo da piccolo, ci sono tante storie come quella appena ascoltata, di gente
che conosco o che ho conosciuto, e di gente di cui magari non ho mai notato
l’esistenza….
Forse quel ragazzo era semplicemente un attore che si stava
preparando per il suo prossimo spettacolo, e mi ha raccontato un sacco di
balle; o forse mi ha detto la verità….fatto stà che mi ha alleggerito il
viaggio, e arrivato a destinazione, la stanchezza era una cosa dimenticata!!!
Non devi mai dimenticarti di chi ti regala qualcosa, anche
solo parlando….
Non devi mai dimenticarti, di chi ti fa “crescere”….
Lui lo ha fatto….perchè anche lui, aveva la sua storia.
SPERO CHE RIESCA AD ESSERE AFFAMATO….
SPERO CHE RIESCA AD ESSERE FOLLE….
NELLA GIUSTA DIREZIONE…..
UN KAPOSTIPITE QUALUNQUE…..